Si scrive Grecia, si legge souvlaky e gyros pita
Al Festival sarà presente anche la Grecia, con Nicos Kleftodimos, dell’Estiatorio To-Steki.
La cucina greca è plurisecolare e primeggia nell’arte culinaria sia in tradizione che in qualità. Ha più di venticinque secoli di esistenza. Quando in Europa si ignoravano i rudimenti della cucina, tranne la carne arrostita, in Grecia si sapevano già mescolare diversi ingredienti e spezie, così da rendere le vivande saporose e grate al palato. Dai tempi di Alessandro Magno in poi, la cucina greca divenne un’arte vera e propria. E’ in Grecia che sono apparsi i primi cuochi di mestiere generosamente retribuiti dai ricchi presso cui prestavano i loro servizi. Numerosi professionisti in materia si fecero in quei tempi una brillante fama e gli antichi greci li stimavano quanto i saggi.
Cucinare la carne allo spiedo è una cosa che è molto comune in Grecia. Si fa allo spiedo sia l’agnello che la porchetta da latte. Un piatto molto caratteristico è il cosidetto souvlaky, pezzetti di carne bovina o suina cotti ai ferri ed infilzati ad uno spiedino in metallo o legno. I souvlaky si trovano in ogni angolo della Grecia: dal ristorante più raffinato ai baracchini all'angolo di ogni strada. Il Gyros pita invece è una sorta di cannolo preparato con un pane chiamato per l’appunto pita (molto simile alla nostra piadina) con all’interno carne di agnello, montone o maiale, cotta su uno spiedo verticale (gyros) e servita con tsatsiki (una salsa a base di yougurt magro, cetriolo, aglio, olio).
Programma completo del Festival qui.
A cura di Slow Food Cesena
c/o Confesercenti Cesenate
tel. 0547.622602
La cucina greca è plurisecolare e primeggia nell’arte culinaria sia in tradizione che in qualità. Ha più di venticinque secoli di esistenza. Quando in Europa si ignoravano i rudimenti della cucina, tranne la carne arrostita, in Grecia si sapevano già mescolare diversi ingredienti e spezie, così da rendere le vivande saporose e grate al palato. Dai tempi di Alessandro Magno in poi, la cucina greca divenne un’arte vera e propria. E’ in Grecia che sono apparsi i primi cuochi di mestiere generosamente retribuiti dai ricchi presso cui prestavano i loro servizi. Numerosi professionisti in materia si fecero in quei tempi una brillante fama e gli antichi greci li stimavano quanto i saggi.
Cucinare la carne allo spiedo è una cosa che è molto comune in Grecia. Si fa allo spiedo sia l’agnello che la porchetta da latte. Un piatto molto caratteristico è il cosidetto souvlaky, pezzetti di carne bovina o suina cotti ai ferri ed infilzati ad uno spiedino in metallo o legno. I souvlaky si trovano in ogni angolo della Grecia: dal ristorante più raffinato ai baracchini all'angolo di ogni strada. Il Gyros pita invece è una sorta di cannolo preparato con un pane chiamato per l’appunto pita (molto simile alla nostra piadina) con all’interno carne di agnello, montone o maiale, cotta su uno spiedo verticale (gyros) e servita con tsatsiki (una salsa a base di yougurt magro, cetriolo, aglio, olio).
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A cura di Slow Food Cesena
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