IL VENEZUELA CON LE AREPAS
Il Piacere del Gusto
Rubrica di venerdì 5 ottobre 2012
Al Festival sarà presente anche il Venezuela. La gastronomia venezuelana è molto varia e ricca: sulla costa abbondano il pesce, i crostacei e i frutti di mare, nell’interno sono più diffuse la carne bovina e di maiale e le verdure, mentre in Amazzonia ci si ciba prevalentemente di cacciagione. I piatti sono preparati sia in maniera semplice, ad esempio arrosto o in umido con contorno di patate, riso, frittelle o fagioli, che in maniera più elaborata. Ottima la produzione di frutta tropicale, che spesso è alla base di gustosissimi frullati e spremute, come la papaia, l’avocado, il mango, l’ananas e le banane, tutta frutta di taglio più piccolo rispetto alla stessa che si trova sul mercato in Italia, ma estremamente saporite.
Tanti sono i piatti tipici ma il più attraente è forse l’arepa. Parlare dell’arepa è parlare del Venezuela. A base di mais (quel grano dorato e magico, idolatrato sin dai tempi precolombiani per la sua origine divina), l’arepa è infatti il pane quotidiano di ogni venezuelano. La sua preparazione risale agli aborigeni venezuelani che seminavano, raccoglievano e lavoravano il cereale. Nasce da una farina di mais cotto e macinato: gli indigeni lo mulinavano fra due sassi piatti, per poi creare piccole palline che venivano fatte cuocere in un “aripo”, una specie di piastra un po’ curva fatta con il fango cui deve il suo nome. L’arepa rappresenta una sorta di icona culturale del Venezuela: viene preparata e mangiata in tutto il territorio, quotidianamente e in tutte le tavole, dalla più povera alla più ricca, sia come piatto principale o come accompagnamento delle pietanze, a tutte le ore del giorno. Si può servire con o senza ripieno. Preparare l’ arepa è semplice come fare la polenta: gli ingredienti che vengono usati sono pochi, ma la miscela e la cottura richiedono un po’ d’attenzione.
La popolarità dell’arepa ha portato allo sviluppo di punti di somministrazione dedicati chiamati Arepera.
A cura della Condotta Slow Food di Cesena
c/o Confesercenti Cesenate tel. 0547.622602
Rubrica di venerdì 5 ottobre 2012
Al Festival sarà presente anche il Venezuela. La gastronomia venezuelana è molto varia e ricca: sulla costa abbondano il pesce, i crostacei e i frutti di mare, nell’interno sono più diffuse la carne bovina e di maiale e le verdure, mentre in Amazzonia ci si ciba prevalentemente di cacciagione. I piatti sono preparati sia in maniera semplice, ad esempio arrosto o in umido con contorno di patate, riso, frittelle o fagioli, che in maniera più elaborata. Ottima la produzione di frutta tropicale, che spesso è alla base di gustosissimi frullati e spremute, come la papaia, l’avocado, il mango, l’ananas e le banane, tutta frutta di taglio più piccolo rispetto alla stessa che si trova sul mercato in Italia, ma estremamente saporite.
Tanti sono i piatti tipici ma il più attraente è forse l’arepa. Parlare dell’arepa è parlare del Venezuela. A base di mais (quel grano dorato e magico, idolatrato sin dai tempi precolombiani per la sua origine divina), l’arepa è infatti il pane quotidiano di ogni venezuelano. La sua preparazione risale agli aborigeni venezuelani che seminavano, raccoglievano e lavoravano il cereale. Nasce da una farina di mais cotto e macinato: gli indigeni lo mulinavano fra due sassi piatti, per poi creare piccole palline che venivano fatte cuocere in un “aripo”, una specie di piastra un po’ curva fatta con il fango cui deve il suo nome. L’arepa rappresenta una sorta di icona culturale del Venezuela: viene preparata e mangiata in tutto il territorio, quotidianamente e in tutte le tavole, dalla più povera alla più ricca, sia come piatto principale o come accompagnamento delle pietanze, a tutte le ore del giorno. Si può servire con o senza ripieno. Preparare l’ arepa è semplice come fare la polenta: gli ingredienti che vengono usati sono pochi, ma la miscela e la cottura richiedono un po’ d’attenzione.
La popolarità dell’arepa ha portato allo sviluppo di punti di somministrazione dedicati chiamati Arepera.
A cura della Condotta Slow Food di Cesena
c/o Confesercenti Cesenate tel. 0547.622602