Palermo all’Anteprima di Bagno di Romagna del Festival Internazionale del Cibo di Strada

All’Anteprima di Bagno di Romagna del Festival Internazionale del Cibo di Strada, da Palermo l’Antica Focacceria San Francesco, con pani ca’ meusa, arancine e cannoli.

Il 26, 27 e 28 maggio prossimi, a Bagno di Romagna, in Piazza Ricasoli, si terrà l’attesa Anteprima del Festival Internazionale del Cibo di Strada. Orari: venerdì 26 dalle ore 19 fino a notte – sabato 27 dalle ore 12 fino a notte – domenica 28 dalle ore 12 a tarda sera.

Dopo lo straordinario successo che riscuote ogni anno a Cesena, Il Festival Internazionale del Cibo di Strada, organizzato da Confesercenti Cesenate, Slow Food Cesena, Conservatoire des Cuisines Méditerranéennes ed Eventi in Itinere, terrà quindi la sua Anteprima a Bagno di Romagna con l’avvicinarsi dell’estate, in collaborazione con il Comune di Bagno di Romagna, l’associazione Bellappennino Savio-Tevere, “Emilia-Romagna Terra con l’Anima”, la Pro Loco di Bagno di Romagna, “Le Tre Terme di Bagno di Romagna”, l’A.S. Bagnese, La Crocina e Festasaggia. Un evento durante il quale sarà possibile assaggiare la migliore cucina di strada che giungerà da regioni e nazioni simbolo di questo tipo di cucina. Un evento durante il quale sarà possibile assaggiare la migliore cucina di strada che giungerà da regioni e nazioni simbolo di questo tipo di gastronomia.

Tra i tanti cibi di strada, Al Festival sarà presente Palermo con l’Antica Focacceria San Francesco. Verrà proposto il classico pani ca’ meusa, l’arancina di riso, la caponata, il cannolo e tante altre prelibatezze. Le origini del pani ca’ meusa sembrano risalire agli arabi che, per nutrire le popolazioni del tempo, usavano confezionare la cosiddetta “guastedda” o focaccia. Aggiungendo alla “guastedda” una farcitura di carne e del limone spremuto si arriva, appunto, al “pani ca meusa”,  di cui esistono peraltro due differenti versioni: una versione cosiddetta “al limone” in cui la farcia è costituita semplicemente dalle interiora di vitello ed una versione “maritata” nella quale alla farcia si aggiunge ricotta fresca e caciocavallo tagliato a listarelle. La caponata è un prodotto tipico della gastronomia siciliana e ne esistono numerose varianti, a seconda degli ingredienti. Ottimo mix di verdure, si presta a tante interpretazioni: antipasto, contorno, sugo per la pasta. La caponata è generalmente utilizzata oggi come contorno o antipasto, ma sin dal 1700 costituiva un piatto unico, accompagnata dal pane; nella versione “barocca” la caponata era la salsa di accompagnamento al pesce capone (da cui pare derivi l’etimologia) che, insieme ad aragoste e polpetti, veniva dapprima fritto, poi maneggiato con le melanzane, le verdure e l’agrodolce e infine riccamente decorato con le chele delle aragoste.